Sì, l’ho visto, appena uscito al cinema, pazzesco. Somewhere, l’ultimo film di Sofia Coppola, è stato appena presentato al festival del cinema di Venezia ed è uscito nei cinema venerdì.
Applausi dei giornalisti alla proiezioni, la garanzia di una regista (Il giardino delle vergini suicide, Lost in Translation, Marie Antoinette)…eppure il risultato è stato così, cioè, boh.
In realtà penso sia uno di quei film che dovresti guardare e apprezzare per quello che è, ma è più forte di me cercare di capirlo, probabilmente anche perchè le aspettative erano alte.
Cosa mi è piaciuto
Elle Fanning, la figlia del protagonista, è bravissima (e probabilmente tutti i figli Fanning si suicideranno entro i 25 anni); la fotografia è veramente stupenda; la scena della piscina, sì quella che si vede in parte nel trailer, è estremamente comunicativa e probabilmente in quei 3 minuti è racchiuso il significato del film; i silenzi; Benicio Del Toro, le scene girate nell’hotel; le spogliarelliste gemelle.
Cosa non mi è piaciuto
Stephen Dorff, il protagonista, non è del tutto credibile; il voler raccontare la storia “anche i ricchi piangono”; il perchè e il per come di alcuni – molti – personaggi; il mostrare troppo la ferrari, il mac, la wii; la colonna sonora; Laura Chiatti; il poco spazio che viene dato alla figlia; (il doppiaggio italiano).
È una storia banale, a tratti molto bella, a tratti molto inspida.
Da vedere, evitando di farsi troppe domande come ho fatto io.
in realtà il vero commento è: “meh..”
io avrei dato più spazio alla figlia, o comunque bisognava trovare un coprotagonista allo stesso livello di profondità del padre, che da solo non regge la storia: lost in translation ha due protagonisti, e funziona (benissimo) anche per questo
per il resto, oscar a nino frassica!
E sei stata molto più delicata di me direi :P
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